mercoledì 27 luglio 2016

Diario di Stefano 
27 Luglio, giorno 13. Oggi pomeriggio abbiamo incontrato nove ragazzi della ottava classe, la nostra terza superiore. Arrivano prima Sergio e Isaias che timidi varcano il cancello dell'asilo. Dopo i saluti li sprono a chiamare gli altri e a invitare anche le ragazze. Il problema principale è  sempre il coinvolgimento delle ragazze. Passano pochi minuti ed appaiono tre ragazze e sei ragazzi. Facciamo un breve giro di presentazioni. Amade,Terehsiano,Isidro, Celestino,Jorjina, Isaias, Sergio,Zate, Safilina. Qualche risata stempera l imbarazzo. Spieghiamo cosa faremo e perché.  La finalità è   conoscersi un po attraverso la descrizione della loro vita e dei loro sogni . Potranno fare delle domande a Sara per conoscere il nostro mondo.
La prima che parla è Safilina, quattordici anni, dalla bocca esce un filo di voce a fatica sento. Le parole escono una dietro l'altra e raccontano di una giornata faticosa. Inizia alle 4:00 del mattino con l'andare al pozzo a prendere l 'acqua, poi ci sono i piatti della cena da pulire. Appena finito di corsa a scuola. Alle 6,30 c'è  l'alzabandiera con l'inno cantato. Alle 12,30 si torna a casa, si pranza ma poi bisogna andare al pozzo a prendere  l'acqua necessaria per la cena. Dopo aver aiutato nella preparazione del pasto serale, finalmente arriva il meritato riposo.  
Più o meno lo svolgimento della giornata la conoscevo ma rimango sempre sorpreso dalla mole di lavoro che ricade su queste ragazzine. 
Chiediamo poi cosa gli piace fare nel poco tempo libero a disposizione. la risposta è: Giocare a calcio!  In  Mozambico, infatti, il calcio è  molto praticato dalle ragazze.  Ma il sogno di Safilina, ce lo confida coprendosi  la bocca, è diventare Infermiera.
Subito dopo è  la volta di Isidro, 16 anni. In uno stentato portoghese racconta la sua giornata che inizia alle 3 con l'andare a prendere l'acqua al pozzo. Spazza il cortile della sua capanna e, una volta terminato, prende il mortaio per fare del mais una farina. La fatica di "pilar' (si chiama cosi l'operazione per macinare il mais ) è  molta, un bagno rinfrescante è  necessario.  Intanto si sono fatte le sei ed è ora di andare a scuola. Alle 12,30 torna a casa per pranzo e riposino, poi i compiti e se c'è qualche lavoretto da fare tocca a lui. Finalmente la cena e il riposo. Isidro non ha tempo libero, il suo sogno è diventare un dottore.
Molto simili a queste sono le storie anche degli altri ragazzi, così come i loro sogni: elettricista, infermiere, dottore, pilota d'aereo, calciatore !  
Il sole piano piano scende all'orizzonte, l'aria diventa fresca mentre Sara racconta la sua  giornata. I ragazzi la guardano pieni di stupore, quando parla di volontariato vogliono capire meglio. C'è  molta curiosità, questo conoscersi è  molto interessante. 
Li lasciamo con la proposta di prepararci  una lettera per i loro coetanei in Italia.

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