venerdì 5 agosto 2016

Diario di Stefano
4 agosto
La grande notte africana ci coglie ancora per strada . Siamo stanchi ma all'improvviso ecco ,dietro ad una curva le luci di Cuamba. Il mattino seguente ci fermiamo da un meccanico per sostituire l ammortizzatore posteriore. Succede sulle strade del Mozambico! Compriamo pane e bajie da una signora dal viso segnato da una Vita faticosa . Queste donne sono delle eroine ,lavorano sodo per portare a casa qualche soldo.Finalmente partiamo, il paesaggio sempre uguale eppure cosi diverso ci accompagna per i 159 km che ci separano da Maua. Bambini sbucano dal nulla per salutarci . Sorpassiamo biciclette cariche di sacchi di mais spinte a mano da uomini scalzi. Arriviamo a Maua nel pomeriggio . Incontrare Suor Dalmazia dopo un anno è bello. Lei è sempre uguale. Piena di entusiasmo e di sogni. Concretezza e cuore questa è Suor Dalmazia. Iniziamo a parlare e a raccontarci tutte le avventure . Uno spostamento in Mozambico non è mai banale o noioso. Ti lascia una traccia , un sorriso ,un volto ,uno sguardo . Infinita tristezza. Sono le parole che pronuncia Suor Dalmazia mentre ci mostra la foto . Una nonna, gli occhi rivolti verso il piccolo che tiene in braccio . Il bambino, potrebbe avere tre anni ma sembra di pochi mesi. Gli occhioni resi ancora più grandi dal viso consumato dalla fame. Gli occhi di entrambi esprimono solo infinita tristezza. Siamo arrivati ieri a Maua per incontrare una nostra grande Amica: Suor Dalmazia . Quella foto è di una delle nonne, mamme e ragazze che frequentano il centro nutrizionale di Namaquele. Il nuovo progetto sostenuto da Sole. Arrivare a Maua è stato un viaggio! Partiti lunedì alle sei da Metoro con destinazione Ilha de Mocambique . La nostra meta è Nampula dove andremo a fare compere per la Missionne. Ilha è una tappa intermedia: è un luogo carico di storia. Qui sono passati milioni di schiavi fino al 1930 diretti nelle piantagioni di Asia e americhe . Camminare per le strade assolate dell'isola è una sensazione unica, è un viaggio dentro la storia. Antichi palazzi consumati dal tempo si alternano a ville dai giardini trasformati in giungla. Bambini che si rincorrono per le strade sconnesse e donne che vendono bajie e pesce fritto. Il cielo azzurro cristallino dona a quest'isola un'atmosfera magica. Il mattino seguente inizia il viaggio verso Nampula . Questa città la conosco bene è un grande paesone dove si compra e si vende. Una città magazzino con le persone che si muovono alla ricerca dell'affare. Dovremmo acquistare alimenti e tinte. L'operazione è piuttosto complicata, non si trova tutto in un unico magazzino e il traffico caotico ci porta via molto tempo. Partiamo per Cuamba nel primo pomeriggio. I primi kilometri scorrono veloci ,la strada è bella . Quando mancano 150 km l' asfalto si interrompe e inizia lo sterrato. A tenerci compagnia un tramonto bellissimo che tinge di mille sfumature il cielo. La grande notte africana ci coglie ancora per strada . Siamo stanchi ma all'improvviso ecco ,dietro ad una curva, le luci di Cuamba. Il mattino seguente ci fermiamo da un meccanico per sostituire l' ammortizzatore posteriore. Succede sulle strade del Mozambico! Compriamo pane e bajie da una signora dal viso segnato da una vita faticosa . Queste donne sono delle eroine ,lavorano sodo per portare a casa qualche soldo. Finalmente partiamo, il paesaggio sempre uguale eppure così diverso ci accompagna per i 159 km che ci separano da Maua. Bambini sbucano dal nulla per salutarci . Sorpassiamo biciclette cariche di sacchi di mais spinte a mano da uomini scalzi. Arriviamo a Maua nel pomeriggio . Incontrare Suor Dalmazia, dopo un anno è bello. Lei è sempre uguale piena di entusiasmo e di sogni. Concretezza e cuore questa è Suor Dalmazia. Iniziamo a parlare e a raccontarci tutte le avventure . Uno spostamento in Mozambico non è mai banale o noioso. Ti lascia una traccia , un sorriso ,un volto ,uno sguardo .

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